Montemarcello la storia

Nome ed origini

Il ritrovamento di punte di freccia in selce e di un'ascia di giadeite rispettivamente sul Monte Rocchetta e a Punta Corvo, sono testimoni della presenza umana nella zona, già in epoche antichissime.
Al console romano Claudio Marcello, che sconfisse nel 155 a.C. i Liguri Apuani che abitavano la zona, il villaggio deve il suo nome (Mons Marcelli). Muovendosi in tutta la zona del "Caprione" attraverso la strada romana, ancora lastricata in pietra in molti punti, si può capire la sua antichissima origine, fino ad arrivare a Bocca di Magra dove si trova la splendida villa termale risalente al IV secolo a.C.
Le fortificazioni del paese e la chiesa dedicata a San Pietro invece risalgono al XV secolo.

Medioevo

Il nome Mons Marcelli comparve per la prima volta nel 1286, in un documento in cui il vescovo di Luni Enrico, ordina di costruire sul promontorio delle opere di difesa.
Nel 1320, a Castruccio Castracani, signore di Lucca, viene affidato il feudo dal vescovo di Luni.
Castruccio, nel 1327, costituisce la Podesteria di Ameglia comprendente anche Montemarcello, e la unisce alla Provincia di Luni.
In località Zanego, nel 1328, si svolge il primo Parlamento, a cui partecipano anche nomine di Montemarcello.

Dal 1460

Nell'anno 1460, con l'occupazione di Francesco Sforza ritorna un po' di tranquillità in questa zona contesa dai Vescovi, Malaspina e Sarzanesi e immischiate nelle rivalità tra Lucca, Pisa, Genova e Firenze. La nascita del borgo e la costruzione della chiesa risalgono all'anno 1474, mentre nel 1485 fu concesso a Montemarcello dal Senato di Genova di costruire le mura.
Due anni dopo i Fiorentini, che erano in lotta con Genova, incendiarono il borgo.
Nel 1643 iniziano i lavori di ricostruzione della chiesa, che termineranno nel 1683.
Nella seconda guerra mondiale, molte erano le fortificazioni a difesa dell'intero Golfo di La Spezia, per l'importanza strategica del porto, per questo bombardamenti alleati caddero anche su Montemarcello (molte sono ancora le postazioni visibili a Punta Bianca), provocando vittime e danni.

Oggi

Montemarcello, per la bellezza del luogo, per le tipiche vie strette e la posizione, è diventato negli ultimi anni meta di turisti, scrittori e giornalisti.
Si coltiva la vite e l'olivo, oltre al prelibatissimo e rinomato fico, reso così buono dalla rocciosità e aridità del terreno.
Sentieri molto affascinanti si dipartono dal borgo per portare alla bellissima spiaggia di Punta Corvo, a Bocca di Magra, all'Orto Botanico di Montemarcello sul Monte Durlo (365 m.), ad Ameglia, fino a raggiungere le lontane località come TellaroLa SerraLerici e oltre, fino a Portovenere dall'altra parte del golfo con il sentiero dell'alta via.