Corniglia la storia

Origini romane e Medioevo

Corniglia (Curnigia in dialetto locale) ha origini romane, di cui non rimane nulla, e il suo nome deriva probabilmente dalla famiglia proprietaria del territorio "Gens Cornelia". A testimonianza di questo, il ritrovamento nella famosa Pompei di anfore vinarie con impresso il nome del borgo.
Durante il periodo medioevale Corniglia, come del resto i borghi vicino, attraversò momenti contrassegnati da feroci e sanguinose rivalità terriere, e vi fu in quel periodo la dominazione sia dei conti di Lavagna che dei Signori di Càrpena di Luni. Passò nel 1254 dal dominio di Papa Innocenzo IV a quello di Nicolò Fieschi che però nel 1276, con la vendita dei Castelli di Càrpena a Genova, rinunciò al suo potere su questa terra e sui suoi abitanti.
In seguito Corniglia e tutto il tratto di costa furono sotto il dominio della Repubblica di Genova.
Nel Duecento il borgo era dotato di un castello, in seguito i genovesi vi costruirono una rocca per difendersi dai frequenti assalti da parte dei pirati, di cui si trovano ancora tracce nella parte alta del promontorio.

Epoca recente

Anticamente il paese si protendeva molto più verso il mare a sud, ma frequenti crolli della scogliera ne hanno cancellato per sempre una buona parte, come nel 1885 quando franò la piazzetta semicircolare di Santa Maria Maddalena.
Corniglia uscì dall'isolamento con la costruzione della linea ferroviaria Genova - La Spezia (1874-1880), che verrà poi raddoppiata nel 1926-28.
Il treno risulta essere in questi territori il mezzo più interessante per muoversi, i parcheggi sono spesso infatti inesistenti e a pagamento, e le strade per arrivare sono lunghe e tortuose.
Risulta molto interessante l'acquisto della "carta Cinque Terre Treno" che consente l'ingresso gratuito al sentiero (Via dell'Amore), l'uso dei bus elettrici nei borghi attraversati, l'ascensore di Riomaggiore e l'accesso al museo della Memoria a Riomaggiore e dell Sciachetrà a Manarola.

Sentieri e battelli a Corniglia

Per chi è appassionato camminatore e amante del trekking, Corniglia, trovandosi al centro delle Cinque Terre offre la possibilità di muoversi sia a ponente per raggiungere rispettivamente le Terre di Vernazza (3,4 km - 1 h); di Monterosso (7,2 km - 3 h) che a levante con Manarola (2,8 km - 1h) e Riomaggiore (3,8 km - 1h e 1/2).
Da considerare la comodità di tornare con il treno dalla tappa che ci si è prefissati.
Passeggiare per il "sentiero azzurro" è il modo migliore per godere al meglio oltre che della natura, anche dei meravigliosi centri abitati attraversati, da non dimenticare la cautela, il rispetto della natura e l'attrezzatura necessaria per percorrerlo.
Nel periodo estivo inoltre è possibile usufruire di un servizio giornaliero di traghetti che consente di ammirare l'intera costa da un'altro punto di vista e spostarsi con tutta tranquillità tra i vari borghi e le località limitrofe.
Per maggiori informazioni consultate il sito http://www.navigazionegolfodeipoeti.it

Corniglia oggi

Corniglia oggi è un borgo animato sia dal turismo di passaggio che da quello di lunga permanenza. La possibilità di arrivare facilmente con il treno e il passaggio del sentiero n. 2 del CAI (sentiero azzurro) che collega Riomaggiore a Monterosso ne fanno una meta ideale per chi vuole ammirare le bellezze di questo magnifico tratto di costa ligure. È inoltre meta di tutti coloro che sono alla ricerca di tranquillità, relax e contatto con la natura, avendo il luogo le caratteristiche di collina abbinate al fascino del mare e delle sue spiagge.
In questo luogo, come del resto in altri della Liguria, le auto non arrivano fino al centro del paese (esiste un piccolo parcheggio per circa 90 auto), quindi l'aria è sicuramente buona e la pace assicurata.
Pur essendo piccolo, il borgo offre molte possibilità di pernottamento e di ristoro, dal Bed & Breakfast, all'affitto di camere o appartamenti, al ristorante al bar, all'enoteca e alla gastronomia.
È possibile assaporare la cucina tradizionale in locali molto accoglienti e spesso con vista mare, con ricette tipiche di mare e di terra, come le trenette al pesto, le cozze ripiene e le acciughe.