Quanto spara lontano un mortaio?
Quanto spara lontano un mortaio?
Il mortaio da 305 mm del 1897 (Germania) poteva perforare 1,4 m di cemento armato alla distanza di 7 km, ma i militari avevano bisogno di artiglierie con una gittata fino a 12 km e una capacità distruttiva maggiore.
Come possono essere caricati i proiettili da mortaio?
Le munizioni per mortai, dette bombe, sono costituite da un involucro ogivale d'acciaio o di ghisa contenente la carica esplosiva e chiuso in punta dalla spoletta. ... Come i proiettili, anche le bombe da mortaio possono essere caricate con miscele fumogene, sostanze incendiarie o aggressivi chimici.
Cosa spara un mortaio?
Un mortaio è un'arma di artiglieria che spara proiettili esplosivi. I proiettili sono conosciuti come bombe (da mortaio). Vengono sparate contro obiettivi vicini, dato che i mortai non hanno una lunga gittata.
Che gittata ha un mortaio?
Per il mortaio da 120 viene generalmente utilizzata la Bomba Leggera Italiana lunga 663 mm e del peso di 12,908 Kg....CARATTERISTICHE E PRESTAZIONI PRINCIPALI.
| Mortaio 81 | Mortaio 120 | |
|---|---|---|
| Lunghezza bocca: | 1550mm | 1640mm |
| Gittata max: | 5000 m | m |
| Gittata media: | 3000 m | |
| Gittata max bomba PEPA: | m |
Che gittata Ha un cannone?
23.700 m a) per l'artiglieria d'armata:1. - un cannone da 149/40, bocca da fuoco potente che permette di raggiungere la gittata massima di 23.700 m.
Come funziona il mortaio?
Nel mortaio, il rinculo generato dallo sparo del proietto, viene assorbito dalla piastra d'appoggio che viene appoggiata sul terreno, nel quale, colpo dopo colpo, tende ad affondare se posto su un suolo cedevole. La piastra è costituita da una superficie metallica piuttosto spessa di forma circolare o rettangolare.
Cosa si fa con il mortaio?
Ma a cosa serve? Utilizzato da centinaia di anni, il mortaio è uno strumento fondamentale per sminuzzare e triturare ingredienti freschi, spezie e sale. Mortai (la parte a forma di coppa) e pestelli (lo strumento che sminuzza) possono essere di varie forme e materiali.
