Perché ai monaci e prescritto il silenzio?

Perché ai monaci e prescritto il silenzio?
Il Capitolo XXXVIII prescrive l'ascolto della lettura delle Sacre Scritture durante i pasti. Della lettura ad alta voce è incaricato un monaco a rotazione con turni settimanali. Per non disturbare la lettura, durante i pasti vige la regola del silenzio per cui ci si può esprimere solo a gesti.
Che cosa prescrive la regola benedettina?
Cosa stabilisce la celebre regola di San Benedetto La regola sancisce il vincolo a vita tra religiosi e monastero e insiste sulla dimensione comunitaria della vita cenobitica, concepita come esistenza al servizio di Dio basata su tre precetti fondamentali: il silenzio, l'umiltà, l'obbedienza.
A cosa serve la clausura?
Con il termine clausura viene indicata una disciplina che non permette l'uscita delle suore dai monasteri e non consente loro di ricevere visite. ... All'interno del monastero o del convento, le suore hanno delle stanze private e degli spazi comuni, dove si mangia, si lavora e si prega.
Perché nella vita monastica è fondamentale il silenzio?
Il silenzio, evento di profondità e di unificazione, rende il corpo eloquente conducendoci ad abitare il nostro corpo, a nutrire la nostra vita interiore, guidandoci a quell'«habitare secum» così prezioso per la tradizione monastica come per quella filosofica.
Quali sono gli ordini monastici?
I monaci contano 10 ordini, cioè i Benedettini; i Camaldolesi, con 3 congregazioni; i Vallombrosani; i Silvestrini; gli Olivetani; i Benedettini Armeni o Mechitaristi, con 2 congregazioni; i Cisterciensi, con 4 congregazioni; i Certosini; gli Antoniani, con 4 congregazioni; i Basiliani, con 5 congregazioni.