Fortezza di Sarzanello

La fortezza sorge su di una collina di 120 m in una formidabile situazione strategica con il controllo della bassa Lunigiana, facilmente raggiungibile dalla vicina Sarzana sia a piedi che in auto. La struttura è visitabile in ogni stagione dell'anno ed offre molte soluzioni quali l'affitto per cene, banchetti e feste in genere (anche nuziali), e la rappresentazione di rievocazioni storiche.

Fortezza di Sarzanello la storia

Origini

La prima documentazione di una struttura militare è menzionata nel diploma (963) dell'imperatore Ottone I, in cui viene concesso al Vescovo di Luni Adalberto, il possesso di 6 castra, tra cui quello de Sarzano.
La fortezza con il passare degli anni e la mutazione politico-militare, divenne sempre più importante, tanto che ospitò alla fine del X secolo una delle residenze vescovili della vallata. Verrà citato negli anni 1076, 1078, 1080 come curtis dell'Imperatore Federico I e nel 1191 curtis di Enrico VI, e nel 1203 come granaio del Vescovo.
Iniziò quindi la lenta ma progressiva decadenza di Luni ad opera delle invasioni longobarde, dei Franchi e dei pirati saraceni, inoltre l'insalubrità del luogo e l'interramento del porto portarono le popolazioni di Luni a migrare verso Sarzana, che da allora diventò tappa più sicura rispetto all'antica città romana.

Il castello

Si presuppone quindi la creazione di un borgo dotato di mura, al cui interno venivano svolte le attività più importanti della vita politica, religiosa e militare della zona. Al centro si ergeva la torre quadrata del palazzo del Vescovo.
La Fortezza di Sarzanello fu negli anni tra il 1314 e il 1328 spesso dimora del famoso condottiero e politico (molto abile nell'uso delle armi ) Castruccio Castracani, dell'importante famiglia degli Antelminelli di Lucca, che apportò alcune modifiche all'antico "Castrum Sarzanae".
Fu più la sua popolarità e il potere che aveva all'epoca a dare il nome alla rocca (Fortezza di Castruccio), che gli effettivi cambiamenti che aveva apportato ad essa che nei secoli successivi spariranno completamente in quanto inglobati nella struttura che oggi possiamo ammirare.
Vari riadattamenti restauri e modificazioni verranno in seguito fatte: nel 1421 dal genovese Tomaso di Campofregoso e dalla Signoria Fiorentina che nel 1487 rientrò in possesso sia di Sarzana che della fortezza.
I Medici, dopo avere eretto la Cittadella in Sarzana (la nuova imponente fortezza), decisero di trasformare la rocca e di riadattarla alle nuove esigenze dell'arte della guerra di quel periodo con l'introduzione delle armi da fuoco. Al progetto prese parte si pensa anche il Francione che introdusse la nuova parte del rivellino ed edifica il mastio.
In seguito i lavori continuarono anche sotto il dominio genovese fino all'anno 1502.

Struttura

La fortezza oggi si presenta come la composizione di due elementi ben distinti: il castello a pianta triangolare equilatera fornita di tre torrioni cilindrici ai vertici e il rivellino (da re-vallare cioè fortificare di nuovo), un enorme terrapieno fortificato posto all'esterno del castello, anch'esso di forma triangolare e collegato attraverso un ponte volante. L'accesso alla fortezza è permesso attraversando un ponticello di pietra, che scavalca un profondo fossato.
I torrioni della fortezza sono denominati: il torrione della campana, il torrione di San Giorgio e il torrione di San Rocco, quest'ultimo dotato di trabocchetti che lo legano ad antiche leggende.

Oggi

Sarzanello è una piccola frazione della città di Sarzana che dista circa 2 km da essa.
La Fortezza di Sarzanello è diventata oggi una delle immagini più rappresentative per la città di Sarzana e attrae con la sua imponenza lo sguardo di chiunque vi si rechi.
Il consiglio per chi ne ha la possibilità è di raggiungere il luogo a piedi attraverso la" Montata di Sarzanello", camminamento pedonale dal suggestivo scenario (si imbocca da via San Francesco), salito il quale si può avere dall'alto una chiara idea dell'intera città di Sarzana.