In canoa da Tellaro a Lerici lungo le calette della costa

Un itinerario molto bello ed interessante da farsi in canoa a Tellaro è quello che partendo dalla Marina di Tellaro, attraverso tutte le piccole baie e calette, arriva al vicino centro di Lerici, per ammirare da vicino e da un'altro punto di vista tutta la bellissima costa in questo tratto della Liguria di Levante.
L'itinerario è di circa 1 ora e 1/2 - 2 ore, da compiersi, soprattutto all'andata con tranquillità per poter godere del bellissimo paesaggio costiero.
Si consiglia di affrontare il percorso con mare calmo (sono da evitare le domeniche in alta stagione, quando è affollata la navigazione in questo tratto di mare) e con le dovute precauzioni e preparazione atletica.
Si consiglia inoltre di coprirsi con un berrettino nelle giornate più calde e di portare con se da bere e un telefonino per eventuali imprevisti, Guardia Costiera tel. 1530.

Itinerario: dalla Marina di Tellaro, zona di attracco per piccole imbarcazioni, si sale in canoa dal comodissimo scivolo per la messa in mare delle piccole barche che affollano a terra il piccolo borgo antico.
Si esce dalla piccola baia di Tellaro e si svolta verso ponente subito dopo il grosso scoglio detto il "Grò" che ripara il piccolo porticciolo.
A questo punto è consigliabile tenersi a debita distanza dalla scogliera, dove solitamente il mare è più mosso e pericoloso e puntare verso la scogliera grigia (solitamente frequentata dai pescatori) che delimita la baia di Fiascherino, aggirata la quale è possibile addentrarsi nella prima caletta dove si trovano le spiagge di Fiascherino. Attraversata ed ammirata tutta la caletta (si può ammirare sui colli l'abitato di La Serra), si prosegue tra gli scogli che la delimitano verso ponente dove l'acqua si fa improvvisamente molto bassa tanto da toccare il fondo con la pagaia.
Si entra quindi nella seconda baia anch'essa di Fiascherino dove si trova un'altra bellissima ma breve spiaggia molto affollata in estate.
Compiuto il semicerchio della piccola caletta è possibile addentrarsi tra gli scogli che formano una spaccatura verticale a ponente, per entrare nella baia successiva, manovra da fare con attenzione e solo con mare buono!
Ci si trova a questo punto in un'altra baia, la baia dell'Eco del Mare, una stazione balneare posta in un'incantevole paesaggio ed arroccata lungo la scogliera; sulla destra è possibile ammirare una piccola grotta che si trova al di sotto della piscina e del giardino di una villa di Fiascherino.
Ammirata la bellissima baia, molto frequentata nella bella stagione da barche a vela, gommoni e motoscafi, si continua a seguire la costa che in questo tratto è molto chiara e frastagliata.


Superata la bianca scogliera, ci si addentra nella baia di Maralunga, la cui costa è coperta a levante da un folto bosco, mentre a ponente si presenta abitata da sparse ville e dal campeggio di Maralunga che occupa parte del promontorio. Addentrandoci nella baia si possono vedere le scalette utilizzate dagli abitanti delle ville per scendere al mare.
Tornati verso il mare aperto lungo la bianca scogliera, si segue il promontorio verso ponente per un breve tratto sotto un'alta scogliera a picco sul mare, per poi entrare nella prima baia di Lerici dove si può ammirare l'imponente costruzione del Castello Doria che domina dall'alto il mare.
Passata la prima stazione balneare, proprietà della Marina Militare, si prosegue lungo la costa per ammirare due piccole spiagge molto utilizzate dagli abitanti di Lerici e raggiungibili dalla strada di Maralunga e dal Castello di Lerici.
Si prosegue quindi sempre verso ponente sotto la scogliera del castello e lungo la scogliera che delimita e protegge il porto di Lerici.
Facendo molta attenzione al traffico del porto è possibile giunti a questo punto fare tappa nella bellissima Lerici e poterla ammirare in tutto il suo splendore dal mare.

Itinerario di ritorno: per chi non volesse fare il medesimo tragitto anche al ritorno, che è molto bello ma lungo, si consiglia una volta superato il promontorio di Maralunga di mantenere la prua in direzione Tellaro e quindi di restare in mare aperto, prestando molta attenzione alle imbarcazioni in movimento.